In Triennale
si può trascorrere un’intera giornata, di arte e relax. E quale tempo migliore
per concedersi questo, se non la fine dell’estate, quando abbiamo bisogno di un
lento e graduale rientro nei ritmi di ogni giorno?
Una visita
alla Triennale di Milano è sempre una piacevole scoperta, tanto che quasi dovrebbe
essere consigliata dal medico, al pari di una passeggiata in montagna per
respirare aria buona. Perciò consiglio di farci un salto periodicamente, senza
lasciar passare troppo tempo tra una visita e l’altra. E questo perché in
Triennale c’è sempre qualcosa di nuovo, una mostra da non perdere, oltre al
permanente Museo del Design.
La mia
ultima visita mi ha riservato delle piacevoli sorprese, e non ne avevo dubbi.
Nell’atrio
d’ingresso ho provato “meraviglia” di fronte alla “meraviglia esercitata”,
perdona il gioco di parole, dagli studenti dell’Atelier di Riccardo Blumer
all’Accademia di Architettura USI, i cui esperimenti indagano la relazione tra
spazio, corpo, movimento e suono.