In
concomitanza con la design week e il Salone del Mobile è tornata anche
quest’anno la kermesse del Fuorisalone. Milano è per una settimana letteralmente
invasa da installazioni, interventi creativi, allestimenti, esposizioni. Le
creazioni trovano collocazione anche nelle tradizionali istituzioni museali
proponendone inediti percorsi e interpretazioni. Personalmente credo che il
Fuorisalone abbia il merito complessivo di rendere la città vivace e incuriosire,
attraverso sperimentazioni e creatività; che poi questi progetti possano tutti dirsi
ben riusciti è un’altra questione. Pertanto, a fronte di un clima di generale
entusiasmo ed euforia, mi faccio guidare da una sano istinto di selezione, per
evitare perplessità e delusioni.
Quest’anno
la mia prima scelta è caduta con successo su l’installazione Alik Wonderland.
Giocando sul nome dello scultore, Alik, e la giovane creatura letteraria di Lewis
Carroll, Alice, i designer Francesca Molteni /
Muse con Margherita Palli / NABA, Alice Gramigna e Gianluca Cesana / A2arch,
hanno creato una proiezione fantastica del Paese delle Meraviglie nel Centro
Artistico dedicato allo scultore Alik Cavaliere, che negli ambienti di quella
che è ora la fondazione a lui dedicata ha lavorato negli ultimi dieci anni
della sua attività, dando vita, con le sue sculture-installazioni, ad un personale
e unico spazio onirico.