Siamo
ormai nel pieno dell’estate e molti si apprestano a preparare i bagagli e
partire. Come non parlare allora delle nostre indispensabili compagne di ogni
viaggio? Sto parlando delle guide turistiche, ovviamente!
Sono del parere che una buona guida turistica sia necessaria
e indispensabile prima e durante ogni nostro viaggio. Importante è pertanto
scegliere quella giusta, adatta alle proprie esigenze e alla meta. Sono anche
però convinta che una guida turistica perfetta non esiste, e il mio consiglio è
quello di consultarne più d’una a casa, per poi partire con la prescelta. Qui
di seguito vorrei dare alcuni suggerimenti, basati sulla mia esperienza
personale di viaggiatrice, cercando di descrivere l’impostazione e quelli che
secondo me sono i pregi e i limiti di ciascuna guida.
Iniziamo con le più tradizionali.
Sto parlando delle guide verdi Touring Club: i classici del
genere. Sono parecchio affezionata a queste guide perché mi hanno accompagnato
nei miei primi viaggi: ricordo ancora la mia guida verde di Londra, spulciata
per un intero mese prima della partenza. Le guide Touring sono sicuramente
curate e hanno cartine impeccabili, ma offrono un approccio più
contenutistico/enciclopedico che informativo. Nel senso che sono delle miniere
di notizie di carattere storico-artistico-architettonico, ma di poco aiuto per
le informazioni pratiche, tipo dove parcheggiare, dove mangiare, quale direzione prendere. Per me
sono dei validi strumenti di consultazione pre-partenza per essere informati su
tutto ciò che c’è da vedere, ma poco maneggevoli durante il viaggio.
Dalle verdi Touring è nata una svariata gamma di guide
turistiche Touring Club, differenziate per impostazione tematica e
impaginazione. Le più affascinanti sono le Guide Oro; anche qui, splendide
pubblicazioni per il meraviglioso corredo fotografico, ma poco pratiche per
organizzare itinerari e far fronte alle necessità pratiche del caso. Consiglio
comunque di acquistare le Guide Oro, di cui apprezzo soprattutto le sezioni
iniziali dove si prendono in esame le testimonianze pittoriche e letterarie
legate alla meta in questione.
Una menzione anche alle Cartoguide, con ottime
cartine di singoli quartieri o regioni e consigli ad hoc per ristoranti e
acquisti.
Come non citare poi le Guide Verdi Michelin. Anche le guide
Michelin non lasciano spazio a lacune per quanto riguarda la descrizione
storico-artistica del territorio di cui trattano. Il tutto poi è sapientemente
unito ad annotazioni pratiche efficacissime per completezza e collocazione
nell’impaginato. Le trovo perfette soprattutto per i viaggi in Francia, di cui
peraltro ci sono pubblicazioni dedicate ad una singola regione francese.
Tra le migliori non possono mancare le Rough Guide, ora
pubblicate da Feltrinelli, anche se credo che il classico logo dell’omino che
corre sia conservato in copertina. Queste guide rasentano la perfezione. Se
vuoi consigli esaustivi e mai banali, consigli per vivere al meglio il tuo
viaggio, nel senso di trovarti in un posto per la prima volta senza incappare
nei classici errori da principiante e invece riuscire a sentirti anche solo un
pochino vicino alla realtà di un luogo, venendone a contatto senza restare in
superficie, le Rough Guide sono perfette.
Insieme con le Rough Guide hanno questo “magico potere”
anche le Lonely Planet. Sempre sul pezzo, capaci di darti il suggerimento
giusto al momento più opportuno. Questo perché frutto di un’esperienza davvero
profonda degli autori, che condividono con tutti i lettori le loro scoperte,
permettendo loro di venirne a conoscenza e poterle così sperimentare a loro
volta. Come con le Rough Guide ho trovato eccellenti consigli per mangiare con
sempre un occhio al portafoglio.
Passiamo ora alle Guide Traveler National Geographic.
Vincenti per quanto riguarda l’apparato fotografico, queste guide non risultano
sempre esaustive. Quello che le rende in molti casi una scelta soddisfacente è
la chiarezza con cui vengono suddivisi i quartieri di una città, piuttosto che
le aree di un paese o regione. Sono ottime per quanto riguarda l’organizzazione
di itinerari e personalmente raccomando di seguire i percorsi a piedi proposti,
di cui conservo un piacevolissimo ricordo durante il mio soggiorno ad
Amsterdam.
Un’altra guida utile per far ordine e chiarezza nei propri
itinerari e selezionare nella lunga lista delle cose che si vogliono vedere è
la Top 10 Mondadori. Sicuramente sintetica e non approfondita, permette però di
organizzare con successo i weekend o i soggiorni brevi, e le immagini servono a
orientare le scelte.
Altre guide che aiutano grazie alle immagini a visualizzare
nell’immediato il tal monumento, la tal opera d’arte, la tal piazza sono le
Guide Mondadori. Un valido aiuto per chi vuole aver subito ben chiaro cosa può
offrire la scelta di visitare un luogo, più che un altro, a seconda di gusti e
personali curiosità.
Vi sono anche altre guide: le Routard, le Clup Guide, le
De Agostini Baedeker e molte ancora, magari meno conosciute e riservate a lettori con
specifici interessi di viaggio, come l’enogastronomia, la natura, l’archeologia.
Ma in questa selezione ho voluto parlarti di quelle che ho con più frequenza
maneggiato, scarabocchiato e spulciato quasi fino alla consunzione durante i
miei viaggi. E tu quale tipo di guida prediligi? Hai una preferita?
Un'ultima curiosità prima di concludere. Non so se hai notato nella prima foto delle mie guide una vecchia guida Touring Club. Si tratta di una chicca trovata in un mercatino di libri antichi: una guida di Roma e dintorni, prima edizione di 320.000 esemplari, dono del TCI ai soci del 1925. Una curiosa testimonianza del modo di viaggiare nel nostro Paese nella prima metà dell'800. Delizioso il formato tascabile, l'impaginazione e le meravigliose cartine estraibili.
Non mi resta che augurarti buon viaggio!
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post strepitoso
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