domenica 30 giugno 2013

10 cose da fare a… BERLINO


Una precisazione prima di iniziare. Questi 10 consigli sono frutto di un’esperienza personale e pertanto sono ispirati da suggestioni vissute in prima persona, che, si sa, vengono condizionate dalle circostanze imprevedibili e irripetibili del momento in cui vengono vissute. Per avere un elenco razionale delle cose da fare in città ci sono ottime guide turistiche e riviste di viaggio, questo post non ha certo la pretesa di essere esaustivo, ma vuole offrire spunti sparsi e molto personali per chiunque voglia creare un proprio percorso di scoperta della città.

1)      Trovare le tracce del Muro

Ripercorrere il tracciato del muro che per ben 28 anni, dal 1961 al 1989, spaccò in due la città di Berlino, dividendo e confinando i suoi abitanti e causando 138 vittime nella capitale tedesca, è un viaggio toccante in una storia entrata soltanto di recente nelle pieghe del passato.  Lungo i 160 chilometri del suo perimetro affiorano i lacerti di questo passato prossimo, un tempo quotidianità dei berlinesi, oggi ricordo di un’epoca conclusa. In città esistono molti luoghi in cui la presenza del muro riaffiora e fa riflettere. Si va dal centro di documentazione con annessa torre panoramica, alle torrette di guardia,  al Checkpoint Charlie, il famoso punto di passaggio tra le due Berlino, fino alla variopinta East Side Gallery, dove il muro da scenario di oppressione e divisione è diventato  la più grande galleria all’aperto di graffiti del mondo, immagine di una realtà rinnovata in nome del cambiamento.
 
 
 

domenica 16 giugno 2013

Occhio al museo: Museo di Milano Palazzo Morando Attendolo Bolognini


Per inaugurare la rubrica dedicata ai musei poco noti che riservano piacevoli sorprese vorrei iniziare dal Museo di Milano di Palazzo Morando. Lo spunto mi viene dalla recente visita in occasione della mostra di Roberto Capucci a favore dei giovani designer, di cui ho parlato in un recente post.
Partiamo dalle indicazioni tecniche di base: come raggiungere il museo.

Il tragitto è piuttosto agevole e permette di percorre vie centrali, come Corso Venezia, e l’esclusiva via della Spiga, dove fanno sfoggio di sé le vetrine più chic di Milano.

Molto semplicemente: scendi alla fermata della metropolitana rossa San Babila, percorri Corso Venezia, gira a sinistra nella piccolissima via della Spiga, percorrila fino al primo incrocio in cui devi girare a sinistra. Ti trovi ora in via Sant’Andrea, prosegui fino al n°6 ed eccoci arrivati.
Gli orari di apertura del museo sono dal Martedì alla Domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30

Quali sono i buoni motivi per cui scoprire questo museo

1)      Come già si può capire da queste semplici indicazioni stradali, il primo buon motivo è il percorso che si deve compiere per raggiungere il museo. Nel tragitto a piedi si attraversano vie dello shopping eleganti, esclusive, in cui passeggiare significa anche gustare gli originali allestimenti delle vetrine delle grandi firme della moda. Qui si può dire che il gusto del guardare può veramente eguagliare il piacere di acquistare, con l’ottimo vantaggio di non svuotare il portafoglio.  Insomma un vero piacere per gli occhi!

 
 

domenica 9 giugno 2013

Fuorisalone 2013 (II parte): Roberto Capucci a Palazzo Morando



Può nascere una scultura da tessuto, ago e filo? La risposta è sì; a riuscirci è un fuoriclasse come Roberto Capucci. Lo stilista che sa realizzare abiti che sembrano sculture e sculture che hanno la consistenza e l’eleganza di un abito, e si possono indossare. Roberto Capucci sente troppo stringente la definizione di stilista, preferisce quella di artista, e artista lo è diventato utilizzando gli strumenti del suo mestiere. Questo indirizzo del suo lavoro lo ha spinto a creare una singola collezione all’anno, da presentare, a modi di una personale d’artista, in qualunque città d’Italia sia disposta ad ospitarlo. La sua grande passione per il gesto creativo lo ha portato ad avere un occhio di particolare attenzione nel voler mostrare il proprio lavoro al pubblico. Capucci ha realizzato negli anni mostre ed esposizioni, facendo in modo che le sue opere fossero accessibili al pubblico di appassionati, e non esclusive creazioni per pochi eletti. I suoi abiti si stagliano maestosi, con imprevisti giochi di colore e forme che si espandono nello spazio grazie a soluzioni mai prima sperimentate, come liberi oggetti d’arte nati da un’ispirazione geniale e prorompente.