sabato 24 agosto 2013

Andar per mostre: Guido Crepax. Ritratto di un artista.


Quest’estate a Palazzo Reale non mancano gli appuntamenti da non perdere. Tra questi c’è sicuramente la mostra dedicata a Guido Crepax, pensata per celebrare questo artista a 10 anni dalla sua scomparsa e a 80 anni dalla sua nascita offrendo una panoramica della sua attività, non soltanto come fumettista, anche come illustratore di libri, giornali, copertine di dischi, e come ideatore di grafiche pubblicitarie, scenografie e originali giochi da tavolo per i suoi familiari.

Tra tavole originali, filmati, oggetti personali veniamo immersi nel poliedrico mondo creativo di Crepax, attraverso un allestimento scenografico con oltre trenta sagome di Valentina a grandezza naturale, collocate nelle sale storiche di Palazzo Reale di Milano.
 

La mostra è divisa in sezioni: la Moda, il Design, la Letteratura, il Cinema, la Fotografia, la Musica, l’Arte, con lo scopo di evidenziare le incursioni di Crepax nel gusto e nella società del suo tempo. Tra rimandi, citazioni, richiami più o meno espliciti scopriamo la vivace cultura di questo geniale fumettista, capace di interpretare le tendenze e le mode, influenzandole a sua volta. Elemento centrale l’erotismo e la sensualità di cui Valentina divenne icona.
 
Attaccato duramente dalle femministe italiane, che vedevano in Valentina una donna schiava, vittima, prigioniera, nelle sue intenzioni Crepax volle invece creare un personaggio femminile fuori dagli schemi e dalle convenzioni, una creatura affascinante che da presenza secondaria, in quanto fidanzata di Philip Rembrandt, alter ego dell’autore, riuscì a imporsi nella mente del suo creatore, fino a diventarne indiscussa padrona.
 

Da dove nacque questa idea fissa, questa fascinosa anima delle sue tavola? Crepax confessò di essere rimasto segnato dal volto di un’attrice statunitense del cinema muto: Louise Brooks, che scoprì solo in tarda età, grazie ad uno scambio epistolare nato quasi per caso, di essere diventata la musa di un grande artista italiano.
 

Crepax attinse dalle riviste di moda
 

Si fece influenzare dal cinema di Truffaut
 

Diede libero sfogo alla sua passione per la musica, ispirata in lui dal padre, primo violoncellista della Scala
 

Seppe essere sempre attento alle tendenze in fatto di design
 

Ormai artista di successo, volle affrontare la sfida di illustrare alcuni tra i maggiori capolavori della letteratura
 
 

E diede sfogo alla sua passione per l’arte, citando Picasso e rendendo veri e propri personaggi di alcune delle sue tavole le forme astratte dei quadri di Kandinsky
 
 
 
 

Eppure, non amava viaggiare, il suo mondo si animava soltanto quando si trovava solo, nello studio, a Milano, e poteva ascoltare entrare dalla finestra l’eco dello sferragliare dei tram e dei rumori della sua città.
 

 

 

 
Informazioni: La mostra è a ingresso gratuito e si tiene a Palazzo Reale di Milano fino al 15 settembre. Orario: Lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30;
giovedì e sabato 9.30-22.30.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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