domenica 19 febbraio 2012

Viaggio in Normandia e Bretagna: Bayeux, un salto nel Medioevo

Questa parte di Normandia offre luoghi che raccontano non solo la storia recente, ma conservano testimonianze uniche del lontano passato. Bayeux è famosa per l’arazzo che illustra gli avvenimenti del 1064-1066 che portarono alla conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo, duca di Normandia. In realtà è improprio parlare di arazzo perché l’immagine non è intessuta, ma ricamata con fili di lana su una tela di lino finissima che misura in tutto 70 metri di lunghezza per 50 cm di larghezza. L’opera, ad eccezione di poche scene, è intatta e ben conservata. Ciò che colpisce è la vivacità con cui è condotta la trama del racconto attraverso immagini, motivi decorativi e didascalie in latino.

La tela è divisa in tre fasce: la centrale ospita le scene del racconto accompagnate da didascalie, le altre due creano una sorta di cornice al racconto ed ospitano immagini decorative, animali tratti dai bestiari, oppure, come nelle scene di battaglia in cui compaiono i corpi dei soldati caduti, particolari che completano l’episodio descritto nella sezione centrale.
La storia è la seguente. Il re inglese Edoardo il Confessore sceglie come proprio successore Guglielmo duca di Normandia e manda il duca Aroldo come ambasciatore in terra francese. Aroldo, una volta giunto in Francia, viene fatto prigioniero da un nobile normanno, ma è poi liberato dal potente Guglielmo. Seguono battaglie tra i nobili locali in alcuni luoghi famosi di Normandia e Bretegna, tra cui Mont-Saint-Michel. La campagna di Bretagna conferma la potenza e l’autorità di Guglielmo, aiutato in queste operazioni militari dal valore di Aroldo. Come ringraziamento Guglielmo arma Aroldo cavaliere, ed egli giura su due reliquari fedeltà a Guglielmo come futuro re d’Inghilterra. Aroldo torna in patria e informa dell’esito della sua spedizione re Edoardo, il quale dopo poco tempo muore. I Notabili anglo-danesi scelgono come successore Aroldo che accetta la corona. L’incoronazione di Aroldo è però funestata dalla comparsa in cielo di una cometa (si tratta della Cometa di Halley che fu effettivamente visibile all’inizio del 1066) e infatti Guglielmo viene informato del tradimento e decide di partire per sconfiggere il traditore Aroldo. Segue quindi la gustosissima descrizione dei preparativi della flotta e del viaggio per mare. La battaglia si svolge presso Hastings. I due eserciti lottano valorosamente, ma alla fine Aroldo viene ucciso e Guglielmo diventa vincitore guadagnandosi l’appellativo di Conquistatore.
Ci sono dettagli davvero curiosi: i soldati per la bassa marea sono costretti ad imbarcarsi camminando a piedi nudi nell’acqua per raggiungere le navi, l’esito felice della spedizione di Guglielmo è preannunciato dalle vele delle sue navi gonfiate dal vento e dai cavalli imbarcati che sembrano sorridere. La storia scorre attraverso immagini di intrighi, tradimenti e battaglie, ma non mancano i particolari della vita comune, come la descrizione dettagliata dei preparativi di un banchetto prima della battaglia.

Il museo ospita anche alcune sale didattiche dove sono esposti plastici dei primi insediamenti normanni in Inghilterra e della Torre di Londra, voluta da Guglielmo. In una sala è possibile anche vedere un utile video di approfondimento che fornisce chiarimenti sulla storia raccontata nell’arazzo e permette di scoprire, per esempio, che Edoardo scelse Guglielmo come proprio successore perché si sentiva discendente dei Vichinghi che avevano sì colonizzato l’Inghilterra, sottomettendo le popolazioni sassone, ma anche la Francia del Nord; da qui la convinzione di Edoardo di avere un’origine comune con il nobile normanno. Il museo dell’arazzo di Bayeux ospita anche originali mostre temporanee, come è capitato in occasione della mia visita. Negli spazi didattici era infatti allestita una mostra curiosissima sugli Emakimono, i parenti giapponesi dell’arazzo di Bayeux. Si tratta di storie dipinte su rotoli di carta che, come nell’arazzo, presentano una sequenza narrativa di immagini. La trama di questi racconti è piuttosto semplice e le vicende si snodano seguendo schemi fissi e ripetuti, ma la grazia del disegno, l’indugio raffinato sui dettagli, la melodrammatica restituzione degli stati d’animo dei personaggi rendono queste opere meravigliose.

Un ultimo consiglio prima di lasciare Bayeux: entra nella cattedrale. Solo così puoi efficacemente immaginare cosa doveva essere vedere l’arazzo esposto lungo le navate della cattedrale dal vescovo di Bayeux Oddone, committente e finanziatore di quest’opera, nonché fratellastro di Guglielmo il Conquistatore. La destinazione religiosa di quest’opera rivela che la storia raccontata nell’arazzo, prima che la cronaca della conquista dell’Inghilterra, aveva l’intento di essere un racconto morale, in cui veniva descritto il destino rovinoso di chi, come Aroldo, tradisce un giuramento sacro.

Per saperne di più e vedere alcune immagini


 http://www.bayeuxtapestry.org.uk/

Approfondimento sull'arazzo di Bayeux nella puntata di Passaggio a Nord-Ovest di Alberto Angela del 18 febbraio 2012:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-769d66c1-af2b-4429-8f9f-abb9d1ed5301.html




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