lunedì 28 luglio 2014

Frammenti del tempo perduto e ritrovato: Aprile

Aprile è stato un mese ricco di eventi e soprese!
Per completare le iniziative che Milano dall'autunno scorso ha dedicato alla cultura americana, tra cui ricordo la mostra dedicata a Pollock, la già citata mostra di Andy Warhol, e l'esposizione degli scatti di Lewis Hine, sono stata a teatro a vedere "La discesa di Orfeo" di Tennesse Williams.
Un capolavoro, recitato magistralmente dalla compagnia del Teatro dell'Elfo. Purtroppo il testo tradotto è a dir poco introvabile, ma esiste una versione cinematografica intitolata "Pelle di serpente" con Marlon Brando e Anna Magnani.


Carol: Mi porti sulla collina dei cipressi sulla mia automobile. A sentir parlare i morti. Perché lassù parlano. Cinguettano come uccelli sulla collina dei cipressi: ma dicono solo una parola, e questa parola è: "Vivete! Vivete! Vivete! Vivete!". È l'unica cosa che hanno imparato, è l'unico consiglio che possono dare. Vivete: basta. Semplice! Un consiglio semplicissimo.


In questo mese dedicato all'arte si è guadagnato un posticino di riguardo l'artista Gabriel Pacheco che ho scoperto nella mostra dedicata all'illustrazione per l'infanzia che ogni anno si tiene all'Arengario di Monza. I suoi disegni sono delicati, intrisi di cromie malinconiche, sospesi nel tempo antico delle fiabe.



Ci sono state anche delle scoperte culinarie: ho mangiato per la prima volta sushi e non mi è piaciuto molto, di più. Anzi, vorrei sapere: è vero che crea dipendenza?



Le mostre con la M maiuscola che ho visitato questo mese sono state l'esposizione sui Preraffaelliti a Torino e quelle dedicate a Frida Kahlo e ad Alma Tadema e ai pittori dell'800 inglese, entrambe a Roma.



La mostra di Torino è stata un'occasione unica per poter ammirare tutta la collezione della Tate Britain, chiusa per restauro, di pittori appartenenti al famoso movimento inglese di metà '800. Ed è qui che ho potuto ammirare l'Ofelia di Millais. Insomma l'impressione è stata quella di trovarsi a Londra, almeno per un giorno, e di tornare indietro al tempo in cui un gruppo di giovani e passionali artisti ha guardato ad un passato lontano per sfidare le convenzioni e fare una rivoluzione nel mondo dell'arte del loro tempo.

Le mostra di Roma sono speciali o lo sono state (quella su Alma Tadema è ormai chiusa, invece i quadri di Frida si trovano ancora alle Scuderie del Quirinale) per allestimento e qualità delle opere esposte. La mostra dedicata ad Alma Tadema è stata pensata come un percorso sensoriale di celebrazione della bellezza.





Bouquet di rose da per tutto, oh morte,
e io di rose ti ricopro.
(Walt Whitman) 
 
La mostra di Frida è stata come leggere le pagine di un diario, un diario appassionato, doloroso, pieno di vita. La sua pittura trasuda energia, è animata da uno spirito animista e universale. L'esposizione verrà completata da un'altra mostra, che si terrà in autunno a Genova e che analizzerà il rapporto sofferto, di vita e d'arte, tra Frida e Diego Rivera.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
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